1988 INGHILTERRA
Londra - La capitale dell’ultimo impero
Per la prima volta ho avuto la possibilità di visitare una città nel vero senso della parola. E’ stata una breve vacanza che tuttavia ci ha regalato un pozzo di nuove esperienze. Londra è una metropoli unica, fantastica, che merita in senso assoluto di essere visitata. Partiamo alle 14.00 di Giovedì 3 Marzo con un volo dell’Ati dall’aeroporto di Linate, atterrando a Gatwik alle 15.30. Londra è capitale di una nazione che fino a meno di un secolo fa estendeva il suo dominio in mezzo mondo. Ritiriamo la nostra vettura, una Ford Fiesta prenotata dall’Italia e partiamo per Londra, distante ben 40 chilometri. In Inghilterra si guida a sinistra ma dopo un breve periodo di assestamento prendo confidenza con le nuove regole stradali. Incontriamo i primi agglomerati urbani, file ordinate di villette a schiera in ambiente molto consono alla vita umana. Raggiungiamo la nostra boarding house, già prenotata anch’essa e nel cuore di Kensington. Sta piovviginando ma questo non ci impedisce, dopo avere sistemato le nostre cose di uscire per le vie della città. Prima tappa nella famosa Oxford street e fino alla fine della serata bighelloniamo terminando il giorno in un locale dove ci servono la tipica cucina inglese, con spizzicamenti di molte specialità, insalate. Anche se i negozi chiudono alle 17.30 lo sfavillio di quelli presenti qui in Oxford street è abbagliante. La mattina seguente vogliamo sfruttarla già al massimo così ci svegliamo presto, alle 7.00 e dopo colazione al nostro Lord’s hotel ci dirigiamo verso la zona della residenza reale parcheggiando in St. James square. Prima visita sarà Trafalgare square con al centro la statua dell’ammiraglio Nelson e la celeberrima National Gallery che purtroppo oggi è chiusa al pubblico. Da questa piazza parte un bel viale, Whitehall che porta fino al Palazzo del Parlamento. E’ un’arteria imponente costeggiata da splendidi palazzi tra i quali quello dell’Old Admiralty dove Nelson meditava i piani di rivincita contro Buonaparte. Vicino, è la caserma delle Horse Guards dove due sentinelle a cavallo montano la guardia dalle 10.00 alle 16.00 con cambio ogni ora. Sempre nel Whitehall c’è il palazzo del Foreign Office e poco prima, in una traversa, Downing street, sorvegliata e sbarrata all’ingresso da due poliziotti, la residenza del primo ministro. Decidiamo di assistere al cambio della guardia nel palazzo delle Horse Guards ma è ancora presto così passeggiamo nel vicinissimo St. James park veramente specchio dell’amore innato degli inglesi per la vita naturale all’aria aperta. Un numero elevatissimo di uccelli acquatici sembrano incredibilmente a loro agio nel laghetto al centro del parco. Si respira un’atmosfera serena grazie anche alla bella giornata che mitizza il freddo costante di questo periodo dell’anno. La cura che i londinesi hanno dei loro parchi è maniacale e li si trova sempre in perfetto ordine. E’ ora di andare al palazzo delle Horse Guards. A Londra non si può mancare a questo appuntamento anche se poi di emozionante non ha proprio nulla. Da qui le guardie che smontano escono dal palazzo e attraversando tutto il lungo ed affascinante viale del Mall arrivano davanti a Buckingam Palace, la residenza della Regina e, sempre di trotto, salutano voltando lo sguardo verso il palazzo imboccando Constitution Hill. Per seguire le parate delle Horse Guards abbiamo trottato anche noi e alla fine ci sediamo vicino al monumento della Regina Vittoria proprio di fronte al palazzo. Sotto la Regina Vittoria, l’Inghilterra ha vissuto il momento del suo massimo splendore quando dominava metà Asia, Australia e Medio Oriente. Ora, la Regina Elisabetta II si trova regnante in un paese che ha dovuto tornare a lavorare ma che con ciò non ha perso la sua dignità e fierezza. Una cosa che salta subito all’occhio è la diversità dei costumi attuali con quelli della generazione passata e pare che la nuova si voglia in qualche modo liberare di quel conformismo che tanto ha caratterizzato il popolo britannico. Notiamo la bandiera alzata in cima al palazzo testimonianza della presenza della regina. Si cammina di buon passo ora fino alla Wenstminster Abbey, favolosa abbazia che vede al suo interno un tesoro di storia inestimabile. Contiene infatti le spoglie di quasi tutti quelli che hanno fatto grande il paese, da Maria Stuart ad Enrico VIII, a James Cook. E’ in questa chiesa che vengono incoronati i Reali e vengono celebrati i matrimoni della famiglia più importante d’Inghilterra. L’abbazia poi è un miscuglio di stili dato che in ogni tempo si è aggiunto qualcosa che lo contraddistingue. In essa vi mise la mano sotto forma di due torri uno dei più noti architetti della storia inglese: Wren che con Nash è stato colui che ha dato una grossa impronta personale alla capitale. Wren costruì anche la cattedrale di St. Paul mentre a Nash si deve la trasformazione del Buckingam Palace da originario castello a sontuosa residenza reale. Proseguiamo la visita con il famoso Palazzo del Parlamento ed il celeberrimo Big Ben ma non si può entrare al suo interno così, dopo averlo ammirato in tutta la sua gotica bellezza, riprendiamo Whitehall fino a tornare a Trafalgare Square e da li alla famosa Haymarket, una via molto bella dove c’è il negozio di Burberry’s, il re dell’English raincoat. A Piccadilly Circus, la nota piazza di Londra dove si danno convegno giovani molto “colorati” ci sono uffici delle compagnie aeree ed una miriade di negozi d’abbagliamento. Entriamo in Mark & Spencer dove sembra veramente di essere in una città di stands con un ordine ed eleganza a livelli elevatissimi. Da Piccadilly street si passa nelle raffinate strade laterali come Jermyn street, famosa per i sarti e per i suoi negozi lussuosissimi. Ci sono negozi di nicchia strepitosi come uno che vende solo saponette e schiume da barba. Alcuni di questi locali hanno lo stemma reale o del duca di Edinburgo e questo significa che sono loro i rifornitori ufficiali. Nel frattempo, alla nostra Fiesta è stato posto un “clamp” che ci immobilizza una ruota. Per risolvere il problema dovremo andare in taxi a Park Lane, una via adiacente ad Hide Park dove si scende al Metropolitan Police. Paghiamo 25 sterline di multa e fra 1 - 3 ore ci libereranno il mezzo. Torniamo a fare visite ad Oxford street entrando da Debenham’s un grande magazzino che occupa un intero isolato come pure Selfridge poco più avanti. Percorriamo le stupende St. James street e St. Christopher place dove entriamo in un pub per consumare una birra. Torniamo alla macchina percorrendo una via famosissima, tale New Bond street. E’ una via prestigiosa come la nostra Via Condotti o Montenapoleone con una sequenza di grandi nomi presenti impressionante. In pratica i migliori gioiellieri e stilisti del mondo. Alla fine della via siamo come inebetiti da tanto splendore ma proseguiamo lungo Regent street dove è il negozio di Aquascutum. Ritorniamo in pensione e dopo un breve riposo ci rechiamo li vicino in un ristorantino italiano. L’indomani inizia concedendoci una colazione tipica inglese in un grande albergo, il Dorchester. In un ambiente vittoriano ci servono una spremuta d’arancia e poi tè, che ci viene portato con il colino, toast e marmellate a scelta. Il tutto è completato con qualche fetta di prosciutto cotto affumicato, uova fritte e bacon. All’uscita ci rechiamo nuovamente a Buckingam Palace per assistere al cambio della guardia. Sfilano gli scozzesi, suona la banda ed il cerimoniale si rivela piuttosto lungo ma non si può mancare a queste manifestazioni. C’è una moltitudine di turisti che affollano ed alla fine ci rechiamo da Harrod’s in Brompton road, famosissimo. E’ talmente grande questo luogo che ci si perde all’interno. Harrod’s è uno store prestigioso a Londra e vi si può trovare di tutto, ristorante, banca. Ci vorrebbe una giornata intera per visitarlo bene. C’è un reparto alimentare con specialità da tutto il mondo. Pranziamo al suo interno per poi uscire nei pressi dell’underground soprannominata Tube e così proviamo anche questa esperienza. La metro abbraccia tutta la città ed è la prima realizzata in Europa. Si pensi che il primo troncone è stato inaugurato nel 1863 ed i primi convogli erano a vapore, infatti alcuni tratti sono ancora a cielo aperto. Usciamo nei pressi della celeberrima Portobello road con una moltitudine di negozietti pittoreschi. Molti di loro sono di antiquariato e per tutto il chilometro e mezzo della via. Dopo una puntata gastronomica anonima si opta per un giro serale ammirando i monumenti di sera con lo sfavillio delle luci artificiali. Passiamo dalla Cattedrale di St. Paul, poi in seguito il famoso palazzo dei Lloyd’s e quindi il Tower bridge, il Palazzo del Parlamento e Wenstminster abbey. Ultima giornata in questa fantastica città e dopo colazione via verso la cattedrale di St. Paul che vorremmo salire fino in cima ai suoi 700 gradini ed ammirare la vista sulla città ma l’accesso alla parte alta è chiuso e così non ci resta che ammirarne l’interno. Fu costruita da Wren dopo il grande incendio del 1666 e gli ci vollero trentacinque anni per completarla. In essa si trovano le spoglie del duca di Wellington e di Nelson. Terminata la visita ci rechiamo alla torre di Londra che fu fatta costruire da Guglielmo il conquistatore per bloccare eventuali nemici che volessero attaccare risalendo il Tamigi. Fu una fortezza nella quale perirono molti prigionieri importanti nelle sue prigioni. Solo nel secolo scorso fini di essere tale, ma dopo la seconda guerra mondiale riprese ad accogliere detenuti tra i quali il famoso delfino di Hitler, Rudolph Hess. Oggi la Torre è una zona militare dotata di un arsenale e di un corpo di guardia che veglia sui gioielli della Corona. Passiamo al Tower bridge, un ponte davvero unico che nel caso di passaggio di navi di grosso tonnellaggio alza la sua parte centrale pesante più di mille tonnellate. Il sistema di ponte levatoio fu costruito nel 1886 ed i lavori durarono otto anni ma il ponte vero e proprio ha una storia molto più antica essendo stato infatti costruito dai Romani quando invasero l’isola. Lungo un percorso ben documentato con foto e spiegazioni saliamo fino alla cima godendo di una bella vista tutto intorno. Sono già le 11.30 e preferiamo ora uscire dalla città percorrendo la strada 23 verso l’aeroporto dove un altro volo Ati ci riporterà dopo un ora di ritardo alla nostra inquinata Milano. E’ stata una bella esperienza che conserveremo gelosamente nel nostro scrigno misterioso.
Proprietà letteraria
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